Amalgama: il centro della strategia europea sul mercurio

AMICA, ASQUIFIDE, MERCURIADOS, AIOB, VHUE e MERCURY MADNESS chiedono alla Commissione Europea di vietare subito la produzione e l’uso dell’amalgama dentale in occasione della pubblicazione del rapporto “BioIntelligence” sulla futura strategia europea sul mercurio che propone in parte il divieto dell’amalgama

 

10 luglio 2010

Ci sono prove evidenti di rischi per la salute connessi all’uso del mercurio in odontoiatria, nonché dell’impatto ambientale di questo materiale dentale. L’impatto sulla salute, inoltre, è notevolmente sottovalutato perché i medici non hanno una formazione adeguata a riconoscere gli effetti della esposizione prolungata e cronica al mercurio dentale.

 

L’impatto sulla salute

Il documento SCHENIR sull’amalgama non riflette la complessità della letteratura scientifica sull’avvelenamento da amalgama e non tiene conto del gran numero di guarigioni da gravi malattie che sono avvenute dopo la rimozione corretta delle otturazioni in amalgama e un’adeguata disintossicazione.

Già nel 2002, Maths Berlin, Professore Emerito con una lunga esperienza degli effetti del mercurio sugli animali e sugli esseri umani, che aveva presieduto il Gruppo di Lavoro dell’OMS su Criteri di Salute Ambientale per il Mercurio Inorganico (1991), aveva redatto il rapporto “Mercurio nei materiali da otturazione dentale – un’aggiornata analisi del rischio ambientale e medico” per La Commissione dei Materiali Dentali del governo svedese ed elencava diversi rischi correlati all’uso delle otturazioni in amalgama.

  • Rischio di danneggiamento delle funzioni del sistema nervoso centrale;
  • Rischio di danneggiamento delle funzioni renali;
  • Rischio di danneggiamento del sistema immunitario;
  • Rischio di danneggiamento dello sviluppo del feto, specialmente del sistema nervoso.

Nel 2000 Max Daunderer, ex professore di Tossicologia presso l’Università Tecnica di Monaco, ha pubblicato i tre volumi del “Manuale di Intossicazione da Amalgama”, basati sulla sua esperienza su oltre 25.000 casi di vittime dell’amalgama. I problemi più frequenti che ha osservato in questi pazienti erano:

  • Danni e disfunzioni neurologiche;
  • Aumento dello stress ossidativi;
  • Carenza di enzimi (principalmente il glutatione sulfureo transferase);
  • Problemi dermatologici dovuti ad allergica sistemica ai metalli;
  • Problemi psicologici e comportamentali (tra i principali depressione, ansia e sonno disturbato).

Nei primi anni ‘90 ha presentato alla Corte di Francoforte una denuncia nei confronti del maggiore produttore tedesco di amalgame dentali, la Degussa. Il procedimento si è concluso con un accordo nel 1997 e la Degussa ha accettato di pagare 1.200.000 marchi (pari a circa 600.000 euro) da destinare alla ricerca su materiali odontoiatrici alternativi. E’ importante sottolineare che durante il processo il Prof. Otto Wasserman e altri suoi colleghi dell’Università di Kiel hanno prodotto una perizia per conto del procuratore del tribunale di Francoforte, sostenendo che l’amalgama può avere effetti altamente tossici sul lungo termine (3).

Più di recente, nel 2008, il Prof. Max Daunderer ha presentato:

  • Un esposto alla Corte Europea dei Diritti Umani per Accusa della Repubblica Federale Tedesca per essere responsabile di un Avvelenamento letale di massa da mercurio attraverso le otturazioni dentali in amalgama – Violazione dell’articolo 2 della Costituzione Tedesca ‘Diritto alla vita e alla integrità fisica’; e
  • Alla Corte Criminale Internazionale un Esposto: Uccisione di Massa causata dai Dentisti Tedeschi attraverso l’Uso dell’Amalgama.

La richiesta di giustizia a queste corti internazionali fa seguito ad anni ed anni di appelli pubblici da parte di questo scienziato, noto a livello internazionale, ai principali uffici di sanità pubblica in Germania e in Europa. Vogliamo chiedere alla Commissione Europea di coinvolgere per un parere gli scienziati europei più accreditati con una lunga esperienza clinica nel trattamento dell’avvelenamento da amalgama, come il Prof. Max Daunderer (Germania) o il dott. Grame Munro-Hall (Regno Unito).

Senza i test diagnostici appropriati e l’esperienza clinica specifica è molto difficile riconoscere gli effetti avversi dell’amalgama sulla salute. L’allergia ai metalli dell’amalgama, per esempio, è un problema sottovalutato perché il test di trafsformazione dei linfociti (LTT-MELISA) non è disponibile in tutti i paesi europei. E’ il test specifico per la diagnosi di allergia di tipo IV che è il tipo più comune di allergia ai metalli, mentre i test di provocazione sulla pelle (come i patch test) provano principalmente l’allergia di tipo I (“allergia immediata” o “allergia da contatto”) che è molto rara nel caso dei metalli.

Lo stesso problema si presenta con altri importanti test per l’avvelenamento da amalgama che sono difficilmente disponibili in molti paesi europei: 1) analisi dei metalli in saliva di più elementi dopo stimolazione (noto anche come “chewing-gum test” (4-7) e 2) test di provocazione con DMSA/DMPS che misura i livelli di sostanze tossiche trasportate (8-12). Ci sono numerose persone, perciò,  con reazioni sistemiche ai metalli dell’amalgama che non possono avere una diagnosi appropriata e un conseguente trattamento terapeutico.

Persino quando viene certificata un’allergia all’amalgama, inoltre, il trattamento medico è incerto. Questo è ciò che avviene in Italia dove la legislazione lascia il paziente con allergia all’amalgama senza una chiara soluzione al problema. La normativa sull’amalgama del Ministero della Salute (Decreto Ministero della Salute, 10 ottobre 2001), è molto avanzato, ne vieta l’uso nei bambini sotto i 6 anni, nelle donne in gravidanza, nelle persone con problemi renali e in pazienti con allergia ai metalli dell’amalgama. In questi pazienti allergici, comunque, la rimozione delle otturazioni in amalgama è vietata a causa del rischio di esposizione ai vapori di mercurio durante la trapanazione. (13).

Al momento i cittadini europei che hanno problemi di salute connessi all’amalgama (per esempio coloro con riconoscimento ufficiale di intossicazione cronica da amalgama) sono lasciati soli senza soluzioni perché il servizio sanitario pubblico difficilmente dispone di esperti per trattare questi casi. In Italia, infatti, ci sono pochi casi documentati di pazienti danneggiati da amalgama che hanno ottenuto il rimborso pubblico dal Sistema Sanitario Nazionale per ricevere trattamenti appropriati in centri specializzati in Germania. La chelazione del mercurio con DMPS, DMSA ed EDTA, comunque, è sempre un trattamento a rischio di gravi effetti collaterali e molto spesso i danni indotti dal mercurio sono irreversibili.

Il fatto che i medici non hanno esperienza nella diagnosi, nel trattamento e nella prevenzione delle complicazioni causate dall’esposizione cronica al mercurio dentale, dovrebbe essere considerato come una ragione sufficiente per vietare l’uso di questo materiale da subito.

Le difficoltà nella diagnosi sono persino ovvie nel caso della intossicazione da amalgama provocata dalla madre al nascituro. E’ ampiamento noto che il mercurio accumulato dalla madre può passare al feto durante la gravidanza e al neonato durante l’allattamento (14-21). Il mercurio dell’amalgama può essere responsabile di disturbi dello sviluppo neurologico e comportamentali, incluso l’autismo (20-22).

 

Interaction of environmental and genetic factors

Il Parlamento europeo riconosce che (vedi punto H) c’è “l’emergenza di nuove malattie o sindromi, come ad esempio la ipersensibilità chimica multipla, la sindrome degli amalgami dentali, l’ipersensibilità ai campi elettromagnetici, la sindrome dell’edificio malato e la sindrome da deficit di attenzione e la sindrome da iperattività nei bambini” nel “Rapporto di medio termine del Piano Europeo di Azione per la Salute e l’Ambiente 2004-2010”, approvato il 4 settembre 2008 (23). Questo documento è particolarmente interessante non solo perché c’è un chiaro richiamo a prendere le misure per fermare l’aumento di tali condizioni, ma perché tutte potrebbero avere le stesse basi ambientali dove il mercurio può giocare un ruolo centrale.

Il ruolo delle otturazioni in amalgama dovrebbe essere preso in considerazione, infatti, come un fattore fondamentale nell’aumento delle patologie ambientali su larga scala perché il mercurio e altri metalli pesanti interagiscono abilmente nella metabolizzazione delle sostanze xenobiotiche e sono responsabili dell’aumento dello stress ossidativi (24-27). L’esposizione al mercurio dentale rappresenta, allora, un fattore di sensibilizzazione agli effetti avversi dell’esposizione ad altri tipi di tossine usando gli stessi schemi metabolici del mercurio in un effetto sinergico che può aumentare il rischio di cancro e l’inizio della sensibilità chimica. Il mercurio è, infatti, uno dei maggiori fattori di scatenamento della Sensibilità Chimica Multipla (MCS), una delle condizioni più invalidanti nella nostra società (28-31) e  di altre malattie correlate come la Sindrome da Fatica Cronica e la Fibromialgia. (32-33).

Esiste un rischio per la salute completamente nuovo che deve essere preso in considerazione quando si discute di metalli pesanti: l’interazione fra i campi elettromagnetici e i metalli. Uno studio recente ha dimostrato un significativo rilascio di ioni dall’amalgama in persone che usano il cellulare e in chi si sottopone a risonanza: (34). Dal momento che l’uso di telefoni senza fili e dei congegni elettrici è così diffuso e relativamente nuovo, le revisioni degli studi dovrebbero considerare questo aspetto, il così detto “effetto galvanico”, nella valutazione degli effetti collaterali dell’uso del mercurio in odontoiatria.

E’ noto, infine, che numerose malattie sono causate dall’interazione fra fattori genetici ed ambientali. Questo sembra verificarsi nel caso di danno da mercurio nel cervello e Alzheimer. Queste due condizioni sembrano avere in comune il tipo di lesioni osservate e la Riduzione dell’Attività Enzimatica nel cervello (35-37).
Studi recenti, poi, hanno scoperto una correlazione significativa fra la predisposizione genetica all’Alzheimer e l’esposizione al mercurio. L’età in cui si rivela l’Alzheimer nella popolazione è associata alle variazioni genetiche della apolipoproteina-E, una proteina del cervello e del liquido cerebrospinale che trasporta il colesterolo. E’ presente in tre genotipi: apo-E2, apo-E3, and apo-E4.

La apo-E2 ha la capacità maggiore di legare e di rimuovere gli atomi bivalenti di metalli tossici come il mercurio, facendoli uscire dal cervello verso il fluido cerebrospinale e verso il sangue con un ruolo di protezione dall’Alzheimer.

La apo-E3 ha una capacità intermedia di legare e di rimuovere dal cervello i metalli tossici bivalenti come il mercurio, mentre la apo-E4 ha la minore capacità così, si considera quest’ultima caratteristica genetica come una suscettibilità genetica all’innesco precoce di Alzheimer. Questo può spiegare come la comprovata suscettibilità genetica all’Alzheimer nei portatori del genotipo APO-E4 sia correlata alla capacità di disintossicazione dal mercurio e dagli altri metalli pesanti. Al momento gli odontoiatri non propongono questo test genetico prima di proporre l’ amalgama, come materiale per le otturazioni dentali.

Dal punto di vista della salute pubblica, al momento, non c’è alcun motivo di scegliere l’amalgama per le otturazioni visto che le alternative sono ugualmente efficaci anche per I molari (persino lo SCHENIR dichiara che la salute orale può essere adeguatamente assicurata sia che si usi l’amalgama che le alternative).

C’è anche un altro aspetto riguardante l’impatto ambientale dell’amalgama che non è pienamente considerato nel Rapporto di Bio Intelligence: la contaminazione dell’aria all’interno e intorno agli studi dentistici. C’è una abbondante letteratura su come lo studio del dentista diventa una fonte di contaminazione da mercurio nell’acqua, anche se si usano i separatori, ma bisogna occuparsi maggiormente dell’adeguata ventilazione e della purificazione dell’aria per difendere chi abita vicino agli studi dentistici.

C’è un significativo rilascio di vapori di mercurio durante la posa e la rimozione di amalgama e, infatti, l’amalgama è considerata una dei maggiori fattori occupazionali per i dentisti fin dai primi anni 60. (39-52). Per un curioso paradosso, loro sono i primi ad essere esposti ai rischi del mercurio dentale e gli ultimi a riconoscere gli effetti di tale pericoloso metallo(!). La rimozione di amalgama dovrebbe sempre essere eseguita in condizioni ottimali per i pazienti:

  • Fornitura di maschera d’ossigeno o aria pulita;
  • Diga in gomma;
  • Trapano a velocità ridotta;
  • Aspirazione forte, tipo “clean up”;
  • Preferire la trapanazione del dente intorno all’amalgama per disincastonarla in un solo pezzo, per evitare i vapori di mercurio;
  • Occhiali di protezione;
  • Somministrazione di carbone prima della rimozione.

E per i dentisti:

  • Maschera con filtro ai carboni;
  • Occhiali di protezione.

La contaminazione da mercurio degli studi dentistici sarà un serio problema per molti anni a venire perché, anche se l’amalgama fosse vietata subito, avremmo ancora milioni di pazienti con la necessità di rimuovere le vecchie otturazioni. Non solo dovrebbe essere obbligatorio, perciò,  l’uso dei separatori negli studi odontoiatrici, ma anche l’uso di sistemi di purificazione dell’aria, almeno nella stanza dove si rimuove l’amalgama, così come dovrebbe essere obbligatorio un protocollo di “rimozione protetta” delle vecchie otturazioni.

 

I costi sociali dell’amalgama

Alcuni dentisti sostengono che l’amalgama non può essere vietata perché è il materiale meno costoso e più funzionale. Ciò è semplicemente falso. L’amalgama è a basso costo per i dentisti che non vogliono intraprendere corsi di aggiornamento professionale e sulle nuove tecniche, mentre è il materiale più costoso se teniamo presente i costi ambientali e quelli dello smaltimento.

Questi costi vengono pagati dalla società in termini di:

  • produttività ed ore di lavoro perse;
  • pensioni di invalidità;
  • servizi sanitari;
  • servizi sociali per i disabili;
  • risanamento dell’ambiente.

Dato che si prevede l’aumento del numero delle vittime da amalgama, in conseguenza della maggiore conoscenza degli effetti avversi per la salute causati all’amalgama e con l’adozione di test clinici per la certificazione di queste condizioni, le istituzioni responsabili della salute pubblica dovranno far fronte ad una domanda crescente di “rimozioni protette” di vecchie otturazioni realizzate con questo materiale. E’ noto, infatti, che “Rimuovere l’amalgama dentale può causare danni cronici permanenti in vari organi in un numero rilevante di pazienti in vari trias. Riassumendo, i dati disponibili suggeriscono che l’amalgama dentale è un materiale non idoneo sia nel campo medico, che occupazionale che per ragioni ecologiche”. (53)

 

Cittadini in azione

I cittadini europei hanno organizzato petizioni per chiedere con forza alle istituzioni preposte alla salute pubblica di mettere al bando definitivamente l’amalgama. L’appello di Luxemburgo è stato firmato da più di 15,000 europe: http://www.akut.lu/amalgam/luxemburger-appell/luxembourg-appeal/index.html

Alla fine del 2009, almeno 90 Organizzazioni non Governative e scienziati da tutto il mondo hanno lanciato una petizione indirizzata alle istituzioni europee per chiedere la totale messa al bando delle otturazioni dentali al mercurio.

Versione inglese – 991 firme
http://www.ipetitions.com/petition/stopdentalmercury/signatures

Versione in spagnolo – 250 firme
http://firmemos.es/stopalmercuriodental

Francesca Romana Orlando?Vice Presidente di AMICA?Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale ?C.P. 3131 – 00121 Roma – Italia?www.infoamica.it?amica@infoamica.it

Francisca Gutiérrez-Clavero
Presidente di ASQUIFYDE associazio
e per la FM, CFS e MCS
Coordinatrice del Gruppo di Ricerca sulle Malattie Ambientali GEDEA
www.asquifyde.es
info@asquifyde.es
Alicante – Spagna

Rebecca Dutton
Foundatrice del Gruppo di Supporto di Pazienti ‘Mercury Madness’
Stratford upon Avon
CV37 0EX – Inghilterra
www.mercurymadness.org
beckydutton@mercurymadness.org

Monika Frielinghaus
Responsabile di VHUE e.V., Associazione per il Sostegno delle persone affette da malattie ambientali
Hallstattstrasse 2 A – D-91077 Neunkirchen am Brand / Germania
www.umweltbedingt-erkrankte.de
info@umweltbedingt-erkrankte.de

Raimondo Pische, MD
Presidente dell’AIOB
Accademia Internazionale di Odontoiatria Biologica
Via le Trieste 31/a – 30015 Chioggia Venezia Italia
studio.pische@libero.it
www.aiob.it

Servando Pérez Domínguez
Presidente dell’Associazione MERCURIADOS
(Associazione Spagnola dei Pazienti danneggiati dal mercurio delle amalgame dentali o da altre fonti di mercurio)
Santiago de Compostela – Spagna
www.mercuriados.org
mercuriados@mercuriados.org

AMICA is a EU based NGO and it is member of the Zero Mercury Working Group.
AMICA, MERCURIADOS and AIOB are members of the World Alliance for Mercury-Free Dentistry
World Alliance for Mercury-Free Dentistry
316 F St. NE, Suite 210, Washington DC 20002 USA
Telephone (1) 202-544-6333    Fax 202-544-6331

 

Bibliografia

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